Almeno una volta al giorno è importante dedicarsi un momento di relax, una coccola, un attimo per se stessi. E qual è il modo migliore per farlo, se non sorseggiare un infuso o una tisana?
Gli infusi sono tanti, profumati, con tonalità cromatiche intense, e soprattutto, sono naturali e privi di sostanze eccitanti, quindi perfetti per essere sorseggiati anche la sera, prima di coricarsi. In inverno, poi, ci permettono di riscaldarci anche nelle giornate più fredde.
Consumare tisane e infusi è diventato un rituale di benessere. Per avere un effetto salutare efficace, è preferibile comprarle direttamente in erboristeria, e farci consigliare dal personale qualificato sulla scelta della tisana adatta a noi, alla nostra esigenza. In via generale, è consigliato acquistare erbe singole o miscele con pochissime erbe, perché maggiore è la quantità delle erbe presenti, minore è la loro efficacia.
Esistono molte tisane “salutistiche”: drenante, lassativa, dimagrante, digestiva. Questa tipologia di tisane contengono anche polifenoli e vitamine, che supportano il sistema immune, e lo proteggono soprattutto nella stagione fredda. L’unica accortezza, sta nella preparazione: per gli infusi è sufficiente mettere le erbe in acqua per 3-5 minuti. Per il decotto, invece, le erbe vanno messe in acqua fredda, portandola in ebollizione per alcuni minuti, lasciando in infusione le erbe. La macerazione, infine, si ottiene mettendo l’erba in acqua fredda per diverse ore.
Quali sono le erbe più usate?
ECHINACEA
Le radici contengono polisaccaridi e alchilamidi, molecole antinfiammatorie che stimolano il sistema immune. E’ molto efficace utilizzarla sotto forma di decotto.
ROSA CANINA
La scorza è ricca di carotenoidi e vitamina C, molto utili in caso di bronchiti e faringiti. L’uso consigliato è quello dell’infuso.
ALTEA
Le radici sono ricche di sostanza antinfiammatorie, molto utile in caso di mal di gola. E’ da preferire il macerato.
EUCALIPTO
Le foglie di questa pianta sono ricche di oli essenziali, con effetto sedativo, mucolitico e protettivo. Non adatto alle persone in età pediatrica.
TIMO
I fiori sono ricchi di flavonoidi che, assunti tramite infuso, aiutano durante gli stati influenzali e i disturbi gastrointestinali.
Gli anti-nutrienti alimentari
Gli anti-nutrienti sono molecole in grado di interferire con la digestione degli alimenti o con il funzionamento metabolico a livello gastrointestinale, cerebrale o ormonale. La digeribilità delle proteine nelle diete tradizionali dei paesi in via di sviluppo come l’India, il Guatemala e il Brasile è notevolmente inferiore rispetto a quella delle proteine nelle diete tipiche del Nord America (54-78 contro l’88-94%). La presenza di frazioni proteiche meno digeribili, alti livelli di fibre insolubili e alte concentrazioni di fattori antinutrizionali nelle diete dei paesi in via di sviluppo, che si basano su cereali e legumi meno raffinati, sono responsabili della scarsa digeribilità delle proteine. I prodotti alimentari possono contenere un numero di fattori antinutrizionali che influenzano negativamente la disponibilità dei nutrienti presenti nel cibo.
Quali sono gli antinutrienti più diffusi?
I fattori antinutrizionali più comuni in natura sono i glucosinolati nelle proteine di senape e di colza, gli inibitori della tripsina e le emoglutinine nei legumi, i tannini nei legumi e nei cereali, i fitati nei cereali e nei semi oleosi.
Fitati e ossalati
Questi composti imprigionano i sali minerali rendendoli indisponibili all’assorbimento attraverso il meccanismo di chelazione.
L’acido fitico è presente nei legumi, nei cereali integrali, nella frutta secca e nel cacao. Il lungo ammollo dei legumi garantisce l’allontanamento dei fitati: per questo motivo si consiglia di mettere a bagno i legumi per almeno una notte, cambiando l’acqua una o due volte. Al contrario, la quantità di fitati presenti nella frutta secca sgusciata è sicuramente inferiore rispetto ai legumi secchi: ecco perché è sufficiente immergerla in acqua qualche ora prima di essere consumata, rendendo più digeribili noci e affini. La cottura è un altro utile metodo con cui possiamo allontanare i fitati: per questo è sempre bene cuocere a lungo cereali integrali e legumi.
Mentre i fitati inibiscono l’assorbimento di diversi minerali, gli ossalati hanno un’azione diretta al calcio: lo imprigionano formando dei cristalli di ossalato di calcio che possono dar luogo a calcoli renali. L’ossalato è un componente comune di molti alimenti di origine vegetale, tra cui noci, frutta, verdura, cereali e legumi.
E’ per questo motivo che a chi soffre di calcolosi si sconsigliano vegetali ricchi di ossalati: spinaci, barbabietole, rabarbaro, cacao, melanzane, peperoni verdi. Cuocere queste verdure in acqua e aceto diminuisce la quantità di ossalati.
Tannini
I tannini inibiscono l’assorbimento di calcio e ferro; sono contenuti nelle bevande nervine (tè o caffè), nell’uva, nei cachi e nel vino. E’ importante non consumare caffè in prossimità di un pasto a base di carne o pesce, per evitare che i tannini ne sequestrino il ferro contenuto.
Avidina
E’ un antinutriente presente nell’uovo che inibisce l’assorbimento della biotina, coinvolta nel metabolismo degli acidi grassi. L’avidina viene inattivata dalla cottura: per questo motivo si consiglia di non consumare le uova crude.
Inibitori della tripsina
La tripsina è un enzima pancreatico che permette di digerire le proteine; si è scoperto che i legumi, le patate e gli albumi delle uova contengono sostanze in grado di inattivare la tripsina quando questi alimenti sono consumati crudi: il calore, e dunque la cottura, risolve il problema.
Ammine
Le ammine sono prodotti chimici di decomposizione delle proteine presenti negli alimenti, nei neurotrasmettitori come l’adrenalina, la serotonina e la dopamina. Mentre le ammine sono presenti in tutti gli alimenti in una certa misura, alcune, come l’istamina, possono influenzare reazioni avverse in soggetti sensibili.
L’istamina è una molecola che viene prodotta dal nostro organismo. Quando il sistema immunitario percepisce un invasore, i mastociti rilasciano istamina, che gonfia i vasi sanguigni per renderli più permeabili, in modo che i globuli bianchi possano agire direttamente sull’invasore. L’istamina è una parte vitale del sistema di difesa del corpo, tuttavia troppa istamina può produrre un’infiammazione cronica, di tipo allergico.
Inoltre, l’istamina può essere contenuta in moltissimi alimenti ed esistono alimenti in grado di stimolare la produzione di istamina: si parla quindi di alimenti contenenti istamina e di alimenti istamino-liberatori. I cibi che propriamente contengono quest’ammina sono pesci in scatola come sgombro, acciughe, tonno, aringhe, formaggi stagionati e/o fermentati, affettati e salumi, alimenti fermentati estratti di lievito. I cibi che promuovono il rilascio di istamina sono le fragole la liquirizia, la frutta secca, le spezie, l’ananas e l’albume d’uovo.
Bio argan oil
La natura ci offre tutto ciò di cui abbiamo bisogno, sia per alimentarci in modo sano sia per occuparci del nostro benessere. Oggi vi parlerò di un prodotto cosmetico di cui mi sono innamorata, un olio di argan proveniente dal Marocco, puro al 100%.
Cos’è Bio Argan Oil?
Bio Aragn Oil racchiude tutte le caratteristiche dell’olio di argan puro: ha una texture oleosa, è inodore, dal colore giallo ed a rapido assorbimento. Il packaging di vetro e il sistema erogazione spray riduce il rischio di contaminazione microbica, preservandone l’integrità, e aiuta chi lo utilizza a usufruire al meglio del prodotto stesso. L’INCI è ottimo, contiene l’acido oleico, l’acido linoleico, l’acido palmitico e l’acido stearico, senza sostanze chimiche aggiuntive. L’olio è puro al 100%, non irritante e non sensibilizzante dal punto di vista cutaneo.
Questo olio naturale, è ottenuto dalla spremitura dei frutti dell’albero Argania Spinosa. Vi consiglio questo prodotto sia per gli ottimi risultati che sono evidenti già dalle prime applicazioni, sia perché ho avuto l’opportunità di conoscere il promotore di questa meravigliosa produzione artigianale, il Sig. Franco Altimani, che con rispetto per lavorazione tradizionale, ha permesso la produzione di un olio puro e biologico, altamente sostenibile dal punto di vista ambientale.
Guardando alcuni video che raccontano la filiera di produzione dell’olio di argan, sono rimasta affascinata dalla cura e dalla passione con cui viene realizzato il prodotto, grazie alle donne delle cooperative locali del Marocco, che, dopo aver raccolto i frutti, rimuovono la parte carnosa, destinata a nutrire il bestiame, e frantumano la noce a mano tramite piccole pietre. I semi vengono poi rimossi e fatti tostare. Successivamente i semi tostati vengono prima tritati e poi strizzati, affinchè fuoriesca il prezioso olio.
Come si usa?
L’olio di argan è un potente idratante per la pelle. Vi consiglio di applicarlo su viso, corpo e collo umidi in modo tale che la leggera emulsione che si forma, agisca per un profondo nutrimento epidermico.
Io lo uso spesso sulla pelle dopo la doccia, per renderla elastica, tonica e rinvigorita!
E’ anche ottimo come maschera nutriente per i capelli e impacco per le unghie.
Infatti tutti i giorni sottoponiamo i nostri capelli a stress fisici e chimici (phon, piastre, tinture) che possono rendere il fusto danneggiato, sfibrato, dando vita a doppie punte. Io ho iniziato ad applicarlo una volta a settimana prima dello shampoo, come maschera sulle lunghezze: qualche goccia sui capelli umidi, distribuendolo bene con il pettine, per una posa di circa 30 minuti se avete un capello fino, e 40 per chi ha un capello più spesso. Procedete con il lavaggio e l’asciugatura, e sentirete i vostri capelli morbidi e setosi, luminosi e facili da districare!
Portatelo con voi anche sotto l’ombrellone: proteggerà i capelli dall’esposizione solare, dalla salsedine del mare e dal cloro della piscina.
Per le unghie è un toccasana, soprattutto se siete abituate ad applicare smalto in gel o semipermanente, che col tempo possono rendere le unghie più deboli. L’olio aiuta a mantenerle forti e sane, applicatelo anche più volte al giorno sulla superficie dell’unghia e sulle cuticole, e massaggiate fino al completo assorbimento.
Qualche tempo fa feci provare questo olio anche a due mie amiche di generazioni diverse: furono entrambe entusiaste per come l’olio riduca la secchezza epidermica, rinforzi unghie e capelli e, come mi sussurrò una di loro, è un vero anti-age naturale!
Dove potete trovarlo
Il prodotto viene venduto nelle farmacie: vi segnalo questi punti vendita:
Farmacia Luciani, Castel del Piano
Farmacia Lemmi, Corso Vannucci, Perugia
Farmacia Trampetti, Trevi
Farmacia Francario, Pietrafitta Pg
Farmacia Ferlaino Napoli
Insalus Parafarmacia, Chianciano
Farmacia Francario Castiglion di Fosco
Curiosità
L’albero di Argan, nativo dal Marocco, viene chiamato anche “albero delle capre”, poiché questi animali hanno imparato ad arrampicarsi sui suoi rami per nutrirsi delle foglie e dei frutti ricchi di acqua, permettendo la diffusione della pianta: infatti si cibano della parte carnosa del frutto, sputandone il seme che, germogliando, dà vita a una nuova pianta.
Per maggiori informazioni:
francoaltimani@libero.it
391 488 7731
Centrifuga Silvercrest
Sono sempre rimasta affascinata da tutti quei ellettrodomestici ultratecnologici in grado di sminuzzare frutta e verdura, per la preparazione di centrifugati e succhi vegetali.
Quindi ho comprato la mia prima centrifuga Silvercrest!
Questa centrifuga è in vendita al Lidl, ottimo prezzo e buone prestazioni.
Queste sono le caratteristiche tecniche più importanti:
– motore da 450 watt
– 2 livelli di velocità
– tubo di riempimento extralarge, utile per inserire anche frutti interi
– filtro a maglia fine in acciaio
– recipiente dotato di separatore per la schiuma, utile per avere un succo più limpido
– serbatoio per la polpa con capacità di 2,5 litri
Il disco metallico grattuggia in parti finissime tutti gli alimenti con cui entra in contatto e separa la parte liquida (il succo) da quella solida (la polpa). Le centrifughe ci permettono di beneficiare di tanta frutta e verdura cruda: carote, sedano, cetrioli, mango, ananas, limoni, agrumi, mele, pere, barbabietole, kiwi, cavolo riccio, zenzero.
Per diverso tempo ero indecisa se comprare una centrifuga o un estrattore. Questi ultimi, permettono di ottenere più succo a parità di materia prima, inoltre le temperature basse contribuiscono ancor più a mantenere le proprietà di vitamine ed enzimi.
Tuttavia anche la centrifuga presenta degli importanti vantaggi. Innanzitutto è economica ed è più veloce. Ha meno problemi a trattare verdure in foglia o tuberi anche molto duri e fibrosi, non è necessario alternare piccoli pezzi di varia consistenza, tutto ciò che è stato inserito nella centrifuga viene tritato e trasformato in succo.
Il montaggio e la pulizia del macchinario sono semplici e veloci. Inoltre la garanzia è di tre anni e se non siete soddisfatti potete riconsegnare il prodotto, che vi verrà rimborsato. La centrifuga Silvercrest costa 34,99.
All’interno della scatola troverete anche il ricettario, con 10 proposte interessanti, ottimi spunti per iniziare ad avere confidenza con il prodotto. Il mio consiglio però è quello di lavorare di fantasia: scegliete la frutta e la verdura di stagione che più vi piace e createvi il succo per la vostra colazione o il vostro spuntino!
Io per iniziare sono andata sul classico, e ho estratto il succo da 2 carote, mezzo limone, mezza mela e una radice di zenzero: buonissimo! Dolce, agrumato, fresco, e sicuramente lo zenzero creava il giusto legame tra gli ingredienti. Preparate le vostre centrifughe e gustatele istantaneamente: solo così beneficerete di tutte le proprietà nutrizionali della frutta e della verdura che avete scelto.
Non buttate la polpa che viene allontanata dal serbatoio! Tutta la parte solida la potete riutilizzare per i vostri piatti dolci e salati. Immaginate un estratto di carote, sedano e cetriolo: la polpa la potete riutilizzare per un soffritto o per una quiche di verdure. Oppure potete prepararvi un estratto di carote, e utilizzarne la polpa per una torta camilla!
Il propoli
Le api sono insetti molto importanti, fondamentali per garantire gli equilibri degli ecositemi e l’esistenza dell’impollinazione. I primi popoli ad allevare le api furono gli Egizi, tanto che è presente una ricca simbologia associata a questi animali su papiri, templi e gioielli.
I prodotti delle api sono utilizzati dall’antichità, e sono stati da sempre considerati preziosi e terapeutici.
Qualche settimana fa mi sono imbattuta in un libro molto interessante, “SuperFood” di David Wolfe, in cui ci sono molte notizie sulle api e sui prodotti che ne derivano, che vi voglio raccontare.
LA VITA NELL’ALVEARE
Un alveare può contenere fino a un massimo di 80.000 api: c’è una sola regina, centinaia di fuchi maschi e tantissime api operaie, che sono femmine. L’ape regina può deporre fino a 3.000 uova al giorno. Ogni giorno, le api dello stesso alveare visitano circa 225.000 fiori, ogni ape circa 1000. Per quanto piccole, le api hanno il tessuto nervoso più denso rispetto a qualsiasi altro animale: ciò permette loro di comunicare attraverso una danza, che riescono a comprendere anche al buio; la presenza di una banda magnetica intorno al cervello, invece, le aiuta ad orientarsi.
Le api sono gli unici insetti a produrre del cibo per l’uomo: miele, pappa reale, polline e propoli.
Oggi vi parlerò proprio del propoli.
Che cos’è il propoli?
Il propoli è l’insieme delle resine che vengono raccolte dalle api a partire dai germogli e dalle cortecce degli alberi. All’interno di questa resina sono presenti i bioflavonoidi, con azione antibiotica, antifungina e antibatterica, usate dalle api come protezione. Infatti in un alveare si raggiungono i 34 gradi e in un ambiente caldo e molto affollato è possibile il diffondersi di malattia portate da batteri e virus. Il propoli serve a questo: a sigillare le fessure dell’alveare.
Il propoli viene raccolto dall’uomo per le sue azioni antibatteriche, antifungine e antibiotiche, completamente naturali.
Cosa contiene?
Il propoli è molto ricco di sostanze importanti:
-minerali
-amminoacidi
-grassi
-vitamina C
-vitamina E
-vitamine gruppo B
-bioflavonoidi
Le vitamine C, E e del gruppo B sono importanti per rafforzare il sistema immunitario, aumentare la longevità e quindi prevenire l’invecchiamento cellulare. Gli amminoacidi e i grassi sono importanti per rispondere ai fabbisogni plastici ed energetici dell’organismo. Studi scientifici associano l’attività dei flavonoidi alla salute vascolare, anche se ancora non è stato chiarito quale sia l’apporto ottimale di queste molecole, in quanto la loro biodisponibilità, ovvero la quantità di sostanza in grado di essere assorbita e utilizzata dall’organismo, è influenzata da molti fattori endogeni ed esogeni.
Dove comprare il propoli?
Si trova in erboristeria o nei negozio di commercio equo-solidale. Viene venduta sia in forma grezza, dal colore scuro e dal sapore amaro, poco diffusa sul mercato, sia a gocce, da diluire in acqua, latte o direttamente nel miele, in modo facile e veloce per sfruttare tutti i benefici di questa sostanza!
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